La Barbera d’Asti a partire dall’annata 2008 è certamente una sfida avvincente su uno dei più importanti vitigni autoctoni del Piemonte.
La produzione della Barbera d’Asti è frutto di un accordo per la conduzione di 17 ettari di vigneti siti in Casorzo in provincia di Asti, zona da sempre coltivata a barbera fin dai primi dell’Ottocento.
Il vitigno Barbera 100% cresce sotto il cielo del Monferrato da almeno 20 – 30 anni e si radica in profondità nel terreno di marne bianche tendenti al calcareo.
Porpora intenso il colore, ed il suo profumo risulta fruttato con sapore persistente e sentori di ribes, viola, ciliegia.
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Barbera d’asti docg 2009 Damilano e Bagna caoda
Questo Barbera d’Asti trova il suo naturale abbinamento con la bagna caoda, una ricetta tipica Piemontese preparata con acciughe, burro ed olio ed utilizzata come intingolo per le verdure della stagione autunnale in arrivo. Può essere servita come piatto unico e anche come antipasto.
Nel medioevo i vignaioli piemontesi adottarono questa ricetta per festeggiare la spillatura del vino nuovo e bagna caoda deriva da due termini, “Bagna” che in piemontese significa salsa, e “Caoda” che invece significa calda quindi salsa calda che viene servita nel “fujot” recipienti in terracotta o rame con sotto una fiammella che tiene caldo l’intingolo.
Curiosità: Nel Monferrato prediligono la versione originale, mentre in altre zone del Piemonte la si arricchisce con panna da cucina o scaglie di formaggio fresco da far sciogliere insieme con le acciughe.