Danubio salato con prosciutto cotto e provola, oggi volevo provare la versione salata del Danubio, pagnottine soffici, ma soffici come delle nuvole, con uno stuzzicante ripieno al prosciutto cotto e prova… mmm ragazzi che delizia! C’è chi adora il salato e chi il dolce, ma io non faccio testo, mi piace proprio tutto! Questa volta ho studiato la ricetta fino in fondo, perché ero alla ricerca di un prodotto che avesse 3 elementi per me fondamentali: sofficità, maggiore conservabilità e fragranza! Ho capito che senza l’utilizzo di vari robot, fruste o impastatrici avrei comunque ottenuto un eccellente risultato, utilizzando soltanto il solo processo chimico, quindi dosando gli ingredienti nel modo opportuno. Questo mi ha consentito senza sforzi e senza l’ausilio di processi meccanici di ottenere un gran risultato. Vi esorto a seguirmi passo passo che la soddisfazione avverrà dal primo assaggio.
Danubio salato con prosciutto cotto e provola
(ingredienti per 6/7 persone)
500 gr farina 00 (per pizza w230/270 con proteine tra i 12/12,5)
250 ml di latte (intero o parzialmente scremato)
50 gr di burro
13 gr di sale fino
mezzo cucchiaino raso di zucchero
1 uovo
2 gr di lievito di birra secco (in sostituzione 5 gr di lievito di birra fresco)
200 gr di prosciutto cotto San Giovanni (in alternativa di Parma o quello che più vi piace)
300 gr di provola affumicata freschissima (in alternativa scegliere un formaggio stagionato)
poco latte per spennellare
semi di quinoa q.b. (facoltativo)
Procedimento
In un’ampia ciotola setacciare la farina e versare il latte. Mescolare brevemente con le mani cercando di far assorbire tutta la farina. Otterremo così un impasto grezzo, coprire con un canovaccio pulito, se estate lasciare a temperatura ambiente, mentre se inverno mettere la ciotola in forno spento o in un luogo riparato da correnti per circa 40/50 minuti. Questa procedura si chiama autolisi e permette alle particelle della farina di assorbire il latte senza avere ostacoli dagli altri ingredienti, favorendo così la formazione del glutine.
Trascorso il tempo indicato, riprendere la ciotola e unire il lievito secco,
mezzo cucchiaino raso di zucchero e mescolare brevemente.
Versare il burro precedentemente sciolto e lasciato raffreddare.
insieme all’uovo e mescolare. In ultimo unire il sale e mescolare nuovamente.
Si otterrà un panetto ancora appiccicoso, niente paura, deve essere così.
Con un canovaccio umido (meglio se di cotone sottile) coprire il panetto e lasciarlo riposare 15 minuti.
Questo passaggio garantisce all’impasto di avere un inizio di lievitazione che ha lo scopo di fargli prendere forza e allo stesso tempo di far rilassare le proteine. Trascorso il tempo indicato, si vedrà un leggero miglioramento essendo meno appiccicoso, quindi prendere l’impasto e dargli qualche piega all’interno della ciotola. Ricoprire con canovaccio umido per altri 10 minuti.
Trascorso il tempo indicato, dare qualche altra piega all’impasto, sempre all’interno della ciotola e coprire per altri 10 minuti con canovaccio umido. Dopo il terzo e ultimo passaggio di riposo, si lavora velocemente l’impasto a mano, creando un panetto e come da foto si noterà che risulta liscio omogeneo e soprattutto morbido, quindi non più appiccicoso.
A questo punto facciamo partire la lievitazione vera e propria.
Quindi coprire con un canovaccio asciutto e mettere a lievitare per 3/4 ore in luogo asciutto e lontano da correnti, tipo il forno spento (temperatura ideale dai 23° fino ai 26° per accelerare i tempi di lievitazione). Deve raddoppiare, massimo triplicare. Intanto tagliare la provola a dadini e il prosciutto a listarelle.
A lievitazione ultimata, staccare dall’impasto dei pezzetti di 40gr ciascuno. Schiacciare con le dita ogni pezzetto e introdurre un pò di ripieno al centro. Dopodiché tirare i lembi laterali e chiudere al centro. Lasciare roteare delicatamente sul piano la pallina ottenuta, così da averla liscia e priva di screpolature.
In uno stampo rotondo dal diametro di 26 cm posizionare sul fondo la carta da forno. Disporre le palline a raggio, coprire con pellicola trasparente e mettere in forno spento. Lasciare lievitare fino al raddoppio (2 ore).
Terminata la lievitazione spennellare con un pò di latte e versare dei semi di quinoa.
Cottura
Infine cuocere al centro del forno, preriscaldato, in modalità statico, per circa 30 minuti a 180°C. Verificare la cottura con uno stecchino e se la superficie dovesse colorarsi troppo, coprirla con un foglio di alluminio così da proseguire con tranquillità la cottura.
Lasciare intiepidire, meglio se raffreddare il Danubio, impiattare e servire!
Una sofficità stravolgente, che si scioglie in bocca ad ogni singolo morso!
Sì cara,
Il lievito che uso è quello in bustina, liofilizzato. Lo trovo comodissimo rispetto a quello di birra fresco in panetti, perché quest’ultimo ha una scadenza breve (massimo 5/6 giorni). Il liofilizzato lo puoi conservare in luogo asciutto e averlo sempre a disposizione, la data di scadenza è più lunga, inoltre la percentuale da utilizzare è minore, ricordati che 7g di lievito secco corrispondono a 21g di lievito fresco. Un bacio
Bellissimo brava! mi piacciono molto i “pani farciti” e simili, ho una domanda, hai usato una bustina di lievito, ma di che lievito parli? il lievito di birra liofilizzato?
ciao! fulvia